Evviva, saluto romano

In una giornata di neve, i bambini disegnano la sagoma dell’Italia e salutano con il braccio teso, secondo la consuetudine fascista.

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Descrizione

Il 14 giugno del 1927 una delegazione del comune di Milano, con a capo il podestà Ernesto Belloni, visita il Trotter. Per l’occasione le maestranze della scuola decidono di fare un album fotografico da offrire in omaggio al podestà.
Questa immagine fa parte di questo album.

Il fascismo, allora al potere, impone alla scuola il saluto romano, le divise militari, i riti e le manifestazioni tipiche del regime.

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