Anni 80

La crisi della sperimentazione verticale e della scuola

Verso gli inizi degli anni Ottanta la sperimentazione verticale mostra grosse criticità: difficoltà concrete nel coordinare le tre scuole con presidenze separate e impostazioni didattiche differenti, nuovi docenti che non provengono dalla formazione di chi aveva partecipato all’elaborazione del progetto didattico della scuola all’aperto, rapporto con il quartiere e le sue contraddizioni, difficoltà legate agli atti vandalici alle strutture della scuola e ai suoi progetti nel parco, disimpegno del Comune di Milano.
Cadono in abbandono la fattoria, la piscina, il teatrino.

Il vincolo architettonico-ambientale

Il Trotter diventa oggetto di attenzione da parte di chi vuole utilizzare la vasta area del parco per ridurre la sua destinazione educativa a vantaggio di altri scopi. Tuttavia, il 26 settembre 1986, su formale richiesta dell’Associazione “Italia nostra”, il Ministero dei beni culturali e ambientali, Soprintendenza regionale per i beni ambientali e architettonici, impone il vincolo a tutta l’area del parco, compresi i suoi edifici, dichiarando il complesso scolastico del parco Trotter “di indiscusso valore culturale”, e bloccando in tal modo possibili appetiti speculativi.

Didattica

Con fatica vanno avanti progetti di innovazione didattica.
Nel maggio 1984 la Commodore mette a disposizione della Casa del Sole due laboratori costituiti da computer, unità disco e stampante.
Sfruttando quest’opportunità, in alcune classi inizia un’attività sperimentale di utilizzo degli elaboratori (computer).
Anche la Casa del Sole sembra aderire a pieno titolo alla svolta “cognitivista” che investe la scuola italiana, integrandola però con la tradizionale impostazione “attivistica” della scuola.

Didattica interculturale

Sollecitata dai cambiamenti demografici e culturali del quartiere, la Casa del Sole è tra le prime scuole milanesi a porsi il problema dell’inclusione dei bambini figli di famiglie provenienti da territori extranazionali. Lo fa riprendendo la tradizione di impegno civile e democratico che da sempre caratterizza la sua storia.
Alla fine degli anni Ottanta iniziano i primi progetti in collaborazione con il Settore educazione del Comune di Milano e il Provveditorato agli studi.

Per un approfondimento sulla storia di quel periodo consulta questa pagina.

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